Deroga di un anno per il roaming in Ue. A richiederla è Tiscali Mobile, che ha presentato una richiesta esplicita all’AgCom, l’autorità garante per le comunicazioni.
Il motivo lo spiega Massimo Castelli, direttore marketing del gruppo Tiscali: «Il roaming gratis penalizza gli operatori virtuali», ha detto.
Non è la prima volta che un MVNO chiede la deroga roaming all’AgCom. Qualche settimana fa anche Digi Mobil ha chiesto all’AgCom la possibilità di mantenere un sovrapprezzo per le tariffe roaming.
Deroga roaming gratis: «Penalizza MVNO»
L’addio al roaming è diventato realtà dal 15 giugno 2017 e questo consentirà anche un bel risparmio sulle tariffe in Europa, come sottolineato dall’ultimo studio di SosTariffe.
Ma se i colossi come Tim, Vodafone e Wind vi hanno aderito senza problemi, qualche grattacapo in più ce l’hanno gli operatori virtuali, che non possiedono una rete mobile propria e devono per forza appoggiarsi a quella altrui.
Intervistato da Key4Biz, Massimo Castelli di Tiscali ha così commentato la decisione: «Il Roaming gratis penalizza gli MVNO che, appoggiandosi a reti di terzi, sostengono esclusivamente i costi wholesale dell’operatore ospitante (fissati per il roaming ad un prezzo molto più alto, per i dati, rispetto alla media dei costi nazionali), senza poter compensare. È una disparità penalizzante».
Se la deroga al roaming verrà accettata Tiscali Mobile avrà la facoltà di applicare il sovrapprezzo indicato dall’Autorità e questo permetterà all’operatore il recupero di una parte del deficit causato dall’abolizione del roaming.
Viceversa, se la deroga non dovesse essere concessa Tiscali potrebbe ridurre le offerte rispetto a quelle di mercato, proprio per sostenere il più possibile economicamente il nuovo servizio di roaming.
Come detto in precedenza, Tiscali Mobile non è l’unico MVNO ad aver chiesto la deroga al roaming gratuito.
La stessa richiesta è stata presentata anche da DIGI Mobil, che ha chiesto all’AgCom la possibilità di mantenere un sovrapprezzo per le tariffe applicate in roaming, conformemente alla normativa europea in merito, al fine di garantire la sostenibilità del modello di tariffazione nazionale.